07 novembre 2006






















Coltivazioni nell'oasi di Ribeira do Joao: banane, canna da zucchero, mango

Olá a tudos...
Rieccoci...e naturalmente rieccomi...questa volta il blog tocca a me, ne sono felice, e vi devo raccontare qualcosa di importante, perciò, chi non ha tempo per i pensieri non lo legga con attenzione, lo lasci scivolare...e chi invece ha deciso di entrare di nuovo in questo mondo in cui viviamo, si lasci trasportare dalle idee, dai sogni, dai pensieri che questa sera sembrano arrivare direttamente con le onde.
Chegar e sair...sair e chegar...
Arrivare ed andarsene, uscire e giungere, esserci e partire...
Onde che arrivano e se vanno cambiando ogni volta tutto ciò che c’è.
Gesti che escono dalle mani e giungono in altre mani, in altre teste, oltre altri confini.
Parole che dicono di esserci e sensazioni da partenza.
Questi ultimi giorni sono stati davvero intensi, particolarissimi, in casa si respirava un’aria diversa e anche con i bimbi tutto si trasforma ogni giorno, tutto cambia, come con l’arrivo delle onde. Nell’ultima settimana le attività sono andate davvero bene, con qualche difetto che si può sempre migliorare, come in ogni cosa, ma anche con tante prospettive nuove, con tante idee, con tanti progetti dentro un progetto.
Giovedì pomeriggio (3 novembre) abbiamo incontrato Geronimo nella riunione ufficiale che vi avevamo annunciato e, nonostante le fatiche che nascono dal condividere un progetto così ampio con persone di una cultura diversa, siamo riusciti a comunicare le nostre esigenze e le nostre proposte. E già stamattina, attraverso la nostra Marlene, ci è giunto il calendario delle riunioni di questa settimana. Incontreremo, assieme a Geronimo, le persone di quasi tutti i villaggi. Immagino saranno principalmente genitori dei bambini con cui giochiamo ogni giorno, insegnanti della scuola e dell’asilo, e qualche altro “interessato”, almeno credo! Mi stupisce pensare di incontrare queste persone per raccontare del progetto, entrare pienamente nei loro paesi per farci conoscere un po’ di più...eppure mi scatena anche tanti pensieri, tanti dubbi...perchè, come scrivevo all’inizio, qui si tratta ogni mattina di scegliere di esserci, di arrivare, di partire dalla propria casa e dalla propria cornice per buttarsi in questo mondo, qui ogni mattina si sceglie di stare su questa barca, di remare, di mettere in gioco tutte le proprie energie per continuare ad andare. Tutto questo mi scombussola...e questa sera, un’altra volta senza luce (!), i pensieri sono tanti, soprattutto quelli sul significato dell’essere qua, dell’esserci, dello stare su questa grande barca che già è in mezzo al mare. I finesettimana diventano per me sempre occasione di pensiero, soprattutto qui, dove tutto si vive fino a sentire “il fondo del bicchiere”, dove posso prendermi tutto il tempo che voglio per restare SOLO a pensare. E anche questo weekend appena finito è stato importante. Importante per vedere i bambini e le bambine di Cascabulho, perchè avevano perso l’incontro mercoledì 1 novembre, importante per capire come ci attendono in questo paese dove andiamo solo una volta ogni 15 giorni, importare per poter invitare a pranzo al volo 2 amici, uno aveva pescato i “ciciarin” per noi, e l’altra li ha cucinati, importante per mostrare loro casa nostra e sentirsi chiedere se “qui” avevamo sempre l’acqua corrente in casa...domande che a voi che state a casa possono suonare banali, ma qui danno davvero la dimensione del dove siamo, e mi fanno sentire impotente quando vengo a sapere che, in centro città, sono rimasti 2 settimane completamente senz’acqua...sabato importante per trascorrere un pomeriggio a chiacchierare in spiaggia, Francy, Rolli ed io; mentre Silvia dedicava un po’ di tempo alle amiche che la sono venuta a trovare. Sabato sera noi donzelle abbiamo “abbandonato” Rolli per andare ad una festa a Figueira, tantissimi balli e pure qualche amico che già conosciamo. Belle sensazioni di familiarità con questo posto, sentiersi meno straniere in quest’isola...
E poi, domenica importante. Domenica strana perchè tutti abbiamo fatto qualcosa di diverso. Domenica di separazione, credo anche per irtrovarsi, con se stessi, con noi. Quello che vi posso raccontare è che la mia è stata proprio ricca. Tantissimo oceano, tantissima spiaggia, sole splendente. E bei racconti delle persone che erano con me, sentire di avere il tempo per conoscere chi “c’è”, assaggiare il mix “vino-cocacola”, perchè dicono che si senta un certo brio (!), provare a capire il creolo e poi farsi raccontare di come si vive qua, davvero. Sentirsi chiedere come si va a scuola in italia, dove si abita, chi lavora...e sentirsi dire che è curioso osservare l’atteggiamento che abbiamo nei confronti dei bambini, il nostro ascoltare e osservare ciò che fanno. E io che provo a spiegare, in uno stentato portoghese, che è il nostro modo di dare loro un valore, un’importanza...e poi scattano i dubbi, i pensieri...quelli che ti chiedono “perchè siamo qua?”, quelli sul significato di tutto il nostro agire, del nostro remare su questa barca...il senso dell’essere in terra straniera a proporre qualcosa di assolutamente nostro, eppure così necessariamente universale...bah...ora vi lascio...se avete risposte, spunti, riflessioni a riguardo, ve ne prego, scrivete...perchè anche qui sento il bisogno di ascoltare ciò che un altro pezzo di mondo ha da dire...
Alice

“E tu scrivimi, scrivimi, se ti viene la voglia. E raccontami i sogni che fai...” (f. De Gregori)

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

E' bello, è emozionante "leggervi" e sentire attraverso i vostri sguardi e i vostri pensieri ... del resto, anche noi da questa nostra barca al di là dell'oceano faremmo bene a chiederci "perchè siamo qua?".
Vi mando tutta la mia ammirazione e il mio sostegno.
Un abbraccio
iaia

08:32  
Anonymous Anonimo said...

"se cammini nel mattino e ti addormenti la serra,e se dormi che dormi e che sogni che fai..". Leggere di te, di voi, pensieri d'Africa e di colori,di lingue straniere e mani e piedi in movimento, di bambini scuri fra palloncini colorati. Qui dopo un'estate di san Martino dal cielo incredibilmente azzurro,ora arriva il freddo.Bello il pensiero di voi immerse nella gialla luce del sole.un abbraccio,annina

16:28  

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