16 gennaio 2007

forse ce la facciamo, scusate per il ritardo, stiamo lavorando per voi

BLOG DEL 4 GENNAIO 2007

Innanzitutto, affezionati lettori, BUON ANNOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!
Siamo tornate a casa da questa vacanza un po’ speciale e ci siamo rimesse al volo in questo nostro mondo.
Vi avevamo lasciato il giorno di natale con il racconto di quel magico paese che e’ Ribeira…ci ritrovate oggi…finalmente a CASA…
Eh si’…vacanza davvero un po’ speciali perche’ ci ha fatto capire quanto siamo legate a questo posto, essere via da qua e avere due nostalgie, nostalgie di due case…Maio e Villa di Sério, Cortenedolo, Treviglio…emozioni strane.
Siamo partite per Mindelo e il giorno di sosta nell’isola di Santiago e’ stato un brusco rientro nel traffico della citta’. Per fortuna e’ durato poço…immerse nelle librerie della citta’ per tutto il pomeriggio e’ stato un po’ come essere li’ per tutti i bambini di Maio, scegliere i libri e immaginare chi li leggera’…e l’arrivo a Mindelo e’ stato come andarsene da Capo Verde per atterrare a Parigi…o a Barcellona…
La prima serata e’ stata davvero particolare…cenare alla luce soffusa di un locale chic e ascoltare musica dal vivo. La musica e’ stata cio’ che ci há riportato alla nostra quotidianita’…musica esclusivamente e meravigliosamente capoverdiana che há reso la cena única..
E il giorno dopo e’ stato splendido risentirsi di nuovo a casa…a capoverde…”siamo in un’isola diversa, ma sempre in mezzo alla stessa gente, siamo di fronte all’oceano anche se e’ circondato dalle montagne, siamo tra marinai e pescatori, siamo tra i pirati, siamo in mezzo a pesci giganti che mi ricordano una favola che non conosco; siamo a Mindelo com gli occhi nuovi che Maio ci há regalato…”
Abbiamo gli occhi per andare a visitare il laboratório di un sarto e cercare anche qui qualche pezzo di stoffa per i giochi dei “nostri” bambini, abbiamo gli occhi per osservare chi gioca a Oril, occhi per guardare e occhi per lasciarsi guardare, abbiamo gli occhi e le orecchie per ascoltare i racconti di Helena, donna capoverdiana “adottata” da 30 anni da una famiglia di Roma, abbiamo gli occhi per leggerle dentro la sua storia di emigrante che, ogni anno, vede trasformarsi il próprio paese tra le mani. Racconta di come e’ stata la sua vita a Roma, di cosa significa creare una comunita’ in un paese straniero, del significato dell’avere radici in due case diverse, in due mondi, in due tempi, in due universi.
Racconti di ricchezza e di poverta’. E poi in questa vacanza abbiamo gli occhi per osservare da fuori le scuole e gli asili, per fare qualche giro com gli autobus e sbirciare anche nella perifieria di questa grande citta’…vivere in centro potrebbe far dimenticare di essere in mezzo ai poveri, dimenticare che, a 5 minuti di distanza, si vive nelle case di latta…avere occhi per provare a non perdersi nessun pezzo importante di questa terra. ecco…vacanza speciale…speciale anche, forse soprattutto, la giornata a Sant’Antao, altra isola vicina. Giornata per girovagare in questo mondo da favola, montagne di casa e alberi di maré, profumo di resina e oceano se ci si volta. Isola magica, conoscerla con Daniela, ragazza conosciuta a Mindelo e súbito diventata “compagna di viaggio”…bellissimo, grazie anche a lei per queste giornate.
E poi ultimo giorno dell’anno…tanta attesa, fuochi d’artificio, persone che si tuffano in maré per ricevere tutta la fortuna necessária per l’anno nuovo…
Adesso, rientrate in questa nostra casa che e’ Maio, ritrovati questi amici e queste amiche, ci facciamo raccontare questi giorni di festa anche da loro, con dentro l’emozione dia ver ritrovato tutto cio’ che avevamo lasciato qui come se fosse sempre stato nostro, come se fosse un pezzo di noi…che sara’ davvero faticoso salutare…
alice


BLOG DEL 6 GENNAIO 2007

MAMMA MIA!!! CHE GIORNI INTENSI!!!!!
Proviamo a scrivere a tre mani le emozioni di questi saluti…ebbene si’, si comincia, un pezzo alla volta, a salutare questo mondo.
Saluti di Figueira, Morrinho e Cascabulho…tre gioie e tre dolori…dolori forse no, ma gia’ nostalgie…
Abbiamo passato tanti giorni lontani da questi bambini e adesso arrivare e’ próprio come ricominciare, ricominciare conoscendoli gia’…e doverli salutare.
Giochi, tutti da ridere, danze, tantissime e un po’ di festa. Mangiare una fetta di torta insieme e dire loro che e’, anche se noi ce ne stiamo per tornare in Itália, il “carro branco” continuera’ ad arrivare nei loro paesi carico di libri, arrivera’ la biblioteca mobile…
E allora, questo momento un pochino triste per i saluti diventa davvero una festa perche’ ci si immagina questa nuova storia, c’e’ chi ci dice che ama leggere, chi si limita a dire che ne e’ capace!!!
Stiamo salutando questi bambini e ogni serata diventa quasi gia’ il ricordo delle serate passate…sentiamo di lasciare qua tanti pezzi di noi, ma di portarcene a casa molti di piu’…per fortuna la festa del fine settimana a Cascabulho ci há allontanato da questo nostro “tirare le somme”…E’ difficile aspettare l’arrivo delle prossime tre belle educatrici e di Rolli senza sentirsi gia’ un po’ a casa, e’ difficile avere la capacita’ di essere pienamente in questo mondo nonostante i saluti dei bimbi. La festa di questi giorni ci há rimesso in piedi, ci há fatto rituffare in pieno in questo universo di musica e di spiedini cucinati in mezzo alla strada…luna e stelle viste mentre si balla…una meraviglia, davvero.
Grazie Cascabulho per questa festa, noi donzelle ci “autoringraziamo” per l’equilíbrio di risate e pensieri che ci caratterizza, grazie per questi viaggi dentro il viaggio…
Sílvia, francy, alice

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Bentorante!!!!! Aspettavamo con ansia, di potervi rileggere!!!! sergio57

11:54  
Anonymous Anonimo said...

Finalmente il blog! Che bello!
Forza Rolli, ancora un pò di pazienza poi tre ce le riprendiamo.
Un abbraccio fortissimo a tutti
Ida

13:53  

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