07 dicembre 2006

“Melhor é ser-nos encontrados e separados, que nunca ser-nos conhecidos”
(meglio è esserci incontrati e separati, che mai esserci conosciuti), ma a seguire:
”Gli incontri sono difficili, gli addii più ancora”.
Son questi i pensieri che in questi giorni confondono la mia testa, giorni ormai ultimi di questo mio primo pezzo di esperienza,.
Dolce è l’attesa del rientro a casa, dove affetti e cose conosciute mi attendono, dove l’imprevisto è sorpresa e non normalità, dove il Natale è: freddo, cappone ripieno e neve e non: caldo, cachupa e sole ma
... separarsi da questi bambini inaggettivabili,
...da questo popolo che siamo tentati di giudicare invece che vivere, semplicemente,
...da questo mondo a cui adeguarsi e rispettare, cercando di carpire il “segreto” del tempo, che non è denaro, ma vita che scorre.
Ma
... separarsi da queste tre “Educadoras” con cui ho condiviso un pezzo brevissimo della vita ma dal peso specifico denso come il mercurio
...ecco, tutto questo è ... è.... è troppo.
Riincontrerò tutti e tutto fra un mese esatto quando, al seguito di altre tre “Educadoras”, sbarcherò di nuovo sull’isola, pronto ad emozionarmi per altri tre mesi: ma i bambini e i ragazzi non saranno più quelli, (anche se occasionalmente li potrò riconoscere dalle urla con cui intonano i nostri bans all’arrivo del “carro branco” ), e le difficoltà del ricominciare non mi permetteranno di salutare e ringraziare Alice Francesca e Silvia come meritano.
Grazie sin d’ora.
Grazie della vostra dedizione al progetto, grazie della vostra disponibilità, grazie di aver accolto i miei momenti di nervosismo.☺
E a tutti voi che ci seguite chiedo di continuare a leggerci anche se le vostre figlie, le vostre fidanzate, amiche o nipoti non saranno più qui con noi.
Grazie anche a voi che con vostri messaggi ci avete sostenuto e sospinto.
Grazie a tutti coloro che, con il loro sostegno economico, hanno permesso (e permetteranno, oso sperare, anche in futuro) la realizzazione di questo progetto e lasciatemi citare l’Amministrazione Comunale di Curno, la Fondazione della comunità bergamasca, la Fondazione Zaninoni, i circoli Arci di Bergamo e Provincia (in particolare l’associazione di danza di Valbrembo che ha contribuito in modo significativo- ciao Stefi-), il Centro Sportivo Italiano, l’Oratorio di Curno nella figura di Don Matteo, il gruppo Apini di Curno, l’Arci di Varese, i proff. Braibanti e Manara della Facoltà di Scienze dell’Educazione di Bergamo (partner del progetto) che ci hanno seguito in questa avventura.
Grazie a Iaia e Andrea che, capendo che non era possibile fermarmi, hanno “sopportato” anche questo.
Grazie e arrisentirci
Rolli

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Grazie a Rolli per aver "custodito" le nostre figlie fino ad ora (sento un pò mie anche Silvia, Alice e Francy mora).Non avremmo potuto desiderare angelo migliore.
Buon rientro a casa e auguri di cuore.
Ida

10:10  
Anonymous Anonimo said...

Concordo grazie, è riuscito a coinvolgerci seppur a migliaia di chilometri di distanza, ormai la prima ricerca su internet è il vostro blog. Un buon lavoro alle Educadoras.... Buon rientro, e pronti a rileggerLa
sergio57

19:51  
Anonymous Anonimo said...

buon rientro Rolli, grazie di cuore
Francy Loira.

14:25  
Anonymous Anonimo said...

buon rientro a casa!!!!!!!!!prepararsi allo sbalzo di temperatura...e un saluto a chi rimane!alice marta e ramona

10:03  
Anonymous Anonimo said...

“Melhor é ser-nos encontrados e separados, que nunca ser-nos conhecidos”
ma è DeAndrè di capo verde?

17:19  

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