27 novembre 2006

figueirafest

A mi’n tchuma Silvia e a mi’n foi na festa na Figueira
Figueira...un paese che ogni volta si trasforma:
paese di passaggio nelle nostre giornate dedicate a Ribeira e ad Alcatraz, con la sua via principale che lo sfiora, permettendoci solo di vederne la chiesa, qualche casa e salutare i pochi bambini che vi incrociamo;
paese dei “balocchi” quando, quella stessa via, si trasforma nel nostro luogo d’attività: un grande cerchio di bambini che, con entusiasmo ed energia, cantano e ballano con noi le danze che aprono e chiudono i nostri giochi, gruppi di bambini seduti per terra, o disposti in fila, o divisi in due campi che giocano, stanno insieme, si divertono...
paese di festa: i giorni precedenti sono carichi di preparativi: si lavano le stoviglie migliori, si pulisce la casa, ci si acconcia a vicenda, si appendono bandierine colorate per le vie, si allestiscono “stand” dove verranno venduti birra e grogue, e dove, in grossi pentoloni, verranno cucinati fagioli, riso, patate e carne che domenica tutti mageranno gratis! E poi, nei giorni della festa di Cristo Re, tutta la gente dell’isola si precipita in questo paesino...la musica riempie tutte le case, tutte le strade...tutte le anime! Ballano tutti, giovani, adulti, anziani...forse qualcuno beve un po’ troppo...ma l’aria che si respira è di cordialità, amicizia, accoglienza: tutte le case sono aperte per tutti...tutti i saluti e i sorrisi sono per tutti...
oggi, lunedì, non ho visto Figueira, ma so che lì nessuno lavora, è un giorno di “descanso”...domani la festa sarà finita, ma Figueira...sarà ancora un’altra Figueira...

A mi’n tchuma Francesca e a mi’n foi na festa na Figueira
Domenica pomeriggio; da tre giorni la festa scorre nelle vie di Figueira, è strano pensare che è lo stesso posto dove tutti i giovedì giochiamo con i bambini e le bambine.Ovunque musica, danza, “comida” (cibo) e, in mezzo a tutto cio’, tre fantastiche donnette un po’ attempate dimenano i fianchi con in mano una bandiera su cui raccogliere offerte. Non è possibile resistere alla tentazione di unirsi alla loro danza e respirare con loro la gioia di questi giorni!

A mi’n tchuma Alice e a mi’n foi na festa na Figueira
Eccomi...la mia voce alla festa. Il mio modo di camminarci dentro, di salutare i tanti bimbi dei quali ora sappiamo i nomi, il mio accogliere gli sguardi delle persone che adesso, in questi giorni così particolari, sembrano avere occhi un po’ diversi.
Occhi di chi ha compreso il perchè siamo qui, ma ancora vede il colore della nostra pelle, occhi degli adulti che ora sanno che giochiamo con i loro bambini e che sono felici di invitarci ad assaggiare una fetta di torta in casa loro. Occhi dei bimbi che vedono arrivare il “carro branco”, il nostro furgone, e però sentono che non siamo lì per giocare, ma comunque per stare anche con loro. Occhi dei ragazzi e immediatamente prima anche quello delle ragazze, naturalmente, come è in ogni parte del mondo. Occhi di qualche amico e qualche amica che ci vede con una “divisa” diversa, occhi nostri che ci guardiamo uscire senza più pantaloncini e bandana, ma con gli orecchini pendenti e il lucidalabbra. E sguardo mio su tutto questo, sguardo su questa festa bellissima, che è stata tante cose tutte insieme, che è stata possibilità di sentirci ancora più familiari con questo posto, momento di riposo dagli incontri con i bambini, ma sempre nel nostro pieno e incredibile modo di essere qua. Sensazione di essere in vacanza senza la provvisorietà che caratterizza le vacanze...quasi sensazione di stabilità...situazione nuova, ma meravigliosa, festa di un paese che ha messo in moto tutta quest’isola...e anche noi.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

La nostalgia inizia a farsi sentire...
un abbraccio forte
Fra

11:35  
Anonymous Anonimo said...

è sempre bello leggere il vostro blog!!!grazie per tutte quelle volte che ci rendete partecipi delle vostre giornate e dei vostri pensieri!!!alice marta e ramona

14:53  
Anonymous Anonimo said...

Ehi Thelma! Questa esperienza ti sta facendo uscire il lato romantico! Un abbraccio forte. Louise

15:30  

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