30 novembre 2006

L’ISOLA CHE NON C’E’: IL COCCODRILLO

“Che strano aggeggio: rotondo, ben levigato, lucente... Nel mezzo, dei segni circolari e due stanghette che si muovono ritmicamente, producendo quello strano ticchettio... Chissà che gusto avrà?”. Il coccodrillo osservava incuriosito e un po’ affamato quel piccolo orologio a cipolla e ad un tratto spalancò le sue enormi fauci... GNAMM! In un solo boccone quel prezioso strumento scomparve nella sua bocca famelica, nella quale nessuno avrebbe mai osato infilare la mano per recuperare l’unico orologio dell’isola... nemmeno il nostro temerario Peter Pan! Il tempo era perso per sempre!!! Perso?!?

TIC TAC... TIC TAC...
Il coccodrillo è sempre qui, sull’isola che non c’è, la sua pancia continua a ticchettare e il tempo continua a scorrere inesorabile... ma ormai nessuno lo può più misurare... perso per sempre? Forse no, perchè ora tutti ne possono avere quanto ne vogliono!
Tutto qui sembra essere soggettivo: lo stesso tramonto può durare 5 minuti o 5 ore; nessuno arriva mai troppo tardi per una festa perchè questa comincia sempre al momento giusto! C’è sempre tempo... per arrivare... per fare... per andare...
L’attesa non è più un’attesa: è un AVERE del tempo per fare qualcos’altro... per passeggiare, chiacchierare, conoscere, salutare, giocare, osservare, imparare... Un nostro amico capoverdiano rispondeva con un sorriso alla nostra domanda: “A che ora inizia il concerto venerdì?”... “Eu nao sei” sorrideva “aqui em Cabo Verde nao ha orario”. Qui, sull’isola che non c’è, sembrerebbe davvero esserci tempo per tutto: per lavorare, certo!... magari però con un ritmo lento e sereno... e poi per salutare chi passa e, perchè no, scambiarci pure due parole; il tempo per riposare all’ombra durante il primo pomeriggio, quando il sole è sempre troppo caldo per tutto, anche alla fine di novembre; tempo per una partita a carte o a “uril”, tempo per una corsa in spiaggia, per un tuffo mentre cala il sole... tempo per coccolare il proprio bimbo mentre, sotto una pianta nella via centrale, si vende pesce fresco di giornata... tempo per fare un salto a giocare con noi, mentre si accudisce il proprio fratellino o si svolge una commissione per la mamma.
“A voi Dio ha dato i soldi... a noi ha dato il tempo!”... e noi, approdati qui due mesi fa con i nostri (quattro) soldi, stiamo cercando di apprendere il “segreto” del tempo... noi con i nostri begli orologi precisi, noi un po’ infastiditi da quel coccodrillo ticchettante che sembra essere sempre troppo frettoloso, troppo vicino... noi con i nostri calendari, le nostre programmazioni, i nostri calcoli, il nostro incastare un impegno dopo l’altro con un’arte tutta occidentale...
Ci stiamo provando!... e a volte riusciamo a sentire quel ticchettio un po’ più distante, a lasciare che sia il tempo a decidere per noi, accogliendo serenamente gli imprevisti che quest’isola ogni tanto ci riserva! Certo, non è così facile quando si tratta di lavoro ma qui, questa sera, su questa spiaggia, il coccodrillo sembra così lontano... niente più tic tac, solo il rumore del vento e del mare... E questo tramonto, questa sera, sembra non finire mai... è ormai buio ma il cielo continua ad infuocarsi mentre le onde si fanno sempre più alte... e vicine! Chissà se durerà finchè io resterò qui seduta a guardarlo?

Ps: Quel tramonto è finito ma qui, sull’isola che non c’è, la magia continua! E così, anche una piccola anima, ancora senza nome, ha ricevuto il dono del tempo... una vita intera, tutta da sorridere, soffrire, amare... una vita tutta da VIVERE! Grazie a Deus!!!

Silvia

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ciao silvia...quello che scrivi ci tocca sempre il cuore e ci commuove..quello che scrivi è davvero magico...un abbraccio alice e marta

15:31  
Anonymous Anonimo said...

Ehi Thelma, ancora una volta sei riuscita a farmi "evadere" per arrivare in quell'isola fantastica senza tempo! Davvero si respira una grande magia! Portane un po' anche a noi!!! Tvb. Louise

15:11  

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