24 gennaio 2008

E' iniziata la seconda settimana di effettivo lavoro e già ci sembra di essere qui da lungo tempo. Non abbiamo la presunzione di avere già capito tutto ma gli interrogativi si stemperano col tempo e con la voglia di condividere e di comprendere.

Anche lo scoglio della comunicazione in portoghese e in creolo non ci sembra insormontabile, grazie anche ad Ornella e Adilton che ci fanno da interpreti.

Perfino il morale ci sembra più sollevato: si tratta comunque di scacciare i momenti della malinconica saudade e basta una mail, una telefonata o una risposta al blog perchè questo oceano Atlantico che ci separa da casa diventi un mare navigabile e non un oceano tempestoso.

La vita scorre a Maio con ritmi lenti ma le attività ci incalzano e ci sembra perfino di avere poco tempo per il relax. A dire la verità, sabato pomeriggio siamo andati in spiaggia e abbiamo fatto il primo bagno. La giornata era splendida, come da noi a maggio inoltrato, e il sole del primo pomeriggio batteva forte. Poi però si è alzata un'arietta malandrina che ci ha costretti a rientrare.

Domenica abbiamo trascorso una giornata di assoluto riposo, cucinando il pesce fresco e preparando il materiale didattico.

Adesso voglio riferirvi di un'esperienza indimenticabile. Domenica mattina sono andato alla messa della “crianza”, quella che da noi è la messa del fanciullo.

La chiesa era piena zeppa di bambini, tutti eleganti e con le scarpe della festa. Le bambine con le treccioline all'africana trapuntate di perline che sembravano lucciole di primavera.

Le suore dirigevano i canti in creolo con la loro tradizionale direttività un po' imperiosa, ma tutti i bambini cantavano a squarciagola, per nulla intimoriti. Silenziosi nei momenti solenni, vivaci nel canto.

Al momento della predica l'energico prete quarantenne è sceso tra i banchi con il microfono.

Il Vangelo della domenica raccontava il battesimo di Cristo nel Giordano ad opera di Giovanni il Battista. Il prete ha fatto alzare la mano a tutti i João e Joãna presenti e questi hanno ricevuto un applauso scrosciante. E poi è iniziato un dialogo mimico tra prete e bambini in forma di drammaturgia teatrale, con domande e risposte, battimani a quelle esatte, gesti ritmici con dita alzate al cielo, palme a terra per scacciare il demonio, elencazione ad alta voce dei peccati più comuni (“ho litigato col mio compagno” “non ho fatto i compiti” “non sono andato a prendere l'acqua”...) e alla fine un'assoluzione generale perchè il battesimo del Cristo avrebbe cancellato tutti i peccati del mondo.

Insomma, un vero pezzo di teatro da far invidia ad ogni animatore. C'è sempre da imparare!

Speriamo di aver generato anche noi lo stesso entusiasmo nei jardim e con le monitoras.

A questo proposito devo riferirvi che nell'incontro del sabato con le monitoras si è stabilito un clima collaborativo e gioioso: abbiamo consumato il ricchissimo lunch con loro e insieme abbiano giocato. Le monitoras hanno disegnato, interpretato gli elaborati, mettendosi nel pieno delle proposte di gioco. Tutto questo è molto importante per noi perchè ci dà la carica e ci fa sentire utili in questo contesto così diverso dal nostro.

Sem





3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

che belli che siete!!! bimbe eh però! troppo bianche siete! sotto col programma abbronzatura!! un bacio alle dune da parte mia..godetevelo l'oceano che qui manca, manca tanto.
anna

15:46  
Anonymous Anonimo said...

Ragazzi... attenzione a Figueira... nonostante le apparenze... Rilton è un maschio!!!
Baci a tutti quei musetti
Silvia

16:21  
Blogger Michele said...

Che panorama dietro di voi... ma le palme e gli alberi di cocco? scusate l'umorismo... Ma anche nelle altre isole di Capoverde c'è questa vegetazione (....)? ...sinceramente, complimenti a Sem, è perfettamente abbinato con i colori del paesaggio!

Michele

21:00  

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