28 gennaio 2008

il movimento intelligente








Oggi è domenica, è già il 27 gennaio. Incredibile se penso che sta passando il primo mese di presenza e di lavoro qui a Maio. Non so, mi è sembrato un attimo. Da quando abbiamo iniziato il nostro percorso nei jardim sembra che i giorni siano volati e mi vedo la domenica sera a mettere a punto le ultime considerazioni sulla settimana di attività che deve iniziare, ritrovandomi il venerdì alle 16 a salutare i bambini dell'asilo di Vila (ultimo della settimana). Le attività devo dire che pesano sempre di meno al momento della programmazione: la prima settimana di lavoro è stata davvero utile nel capire le logiche, i tempi, nel farci conoscere dai bambini e nell'aiutarmi a prendere confidenza con loro. In quei giorni un po' duri, dove forse sono stata troppo severa con me stessa, devo dire che l'appoggio di Sem e Lorena è stato più che prezioso e mi sento di dire che non potevo capitare in un gruppo migliore. La sera a cena parliamo e discutiamo molto sulla giornata, facciamo considerazioni, commenti, ricordiamo i bambini più buffi, aspettando una telefonata da casa. Per ora questa è nel bene o nel male l'ora di cena e il dopocena, e devo dire che mi fa sentire molto serena.

La domenica, è uno dei giorni che preferisco. Sono 3 domeniche che vivo qui a Maio e ognuna mi ha dato delle belle emozioni. Quello che mi colpisce di più (e mi scuso se sono ripetitiva) è il silenzio del pomeriggio e la calma che invade l'intera giornata. In realtà la barca che è arrivata ieri da Praia, carica di comida dicono, ha creato un via vai di macchine che tra ieri e oggi dal porto entrano in città e vanno a riempire le lojas. Joao, nel suo negozio di frutta e verdura (ma dove in realtà si trova un po' di tutto), stamattina era muito cansado e diceva che aveva riposato molto poco rivolgendosi ai clienti con “um momento, um momento..”. Beh, queste quattro frasi scambiate con lui lo hanno fatto sorridere e mi hanno fatto molto piacere. Un po' alla volta sento di stare entrando in confidenza con le persone e fin'ora sono stati, quasi tutti, cordiali e sorridenti. Poi (e chi mi conosce sa bene..) trovo simpatico chiaccherare ed entrare poco alla volta e senza invadenza nelle strade, nei negozi e nei saluti che mi rivolgono queste persone. Con molto imbarazzo invece, non so poi perché, ieri ho visto la radio dove Adilton ogni tanto lavora, mi ha presentato i suoi colleghi e colleghe e ci hanno zittiti quando il dj doveva presentare il nuovo pezzo e parlare al microfono.

Ora, mentre scrivo, oltre al vento e alle capre, il silenzio è stato rotto da piccoli camioncini aperti dietro e pieni di tifosi che esultavano per la vittoria del Morro sul Barreiro di 2 a 1. Ieri so che è iniziato il campionato di calcio qui a Maio. Ogni villaggio ha una propria squadra e il torneo sembra sia molto vissuto dai maiensi: decine di ragazzi “ben strutturati” che tutti i tardo pomeriggi si allenano sulla spiaggia mentre i bambini conoscono date e risultati delle partite.
Io aspetterò la partita del Barreiro con il nostro Adilton in formazione, per affacciarmi su questa realtà, sperando che torni a giocare presto. Dopo giorni di sofferenza, giovedì Adilton ha tolto il dente del giudizio e venerdì aveva in tasca un certificato medico, dove gli veniva prescritto riposo, e la guancia sinistra gonfia. Qui a Maio non c'è un dentista. Arriva da Praia in un periodo più o meno prestabilito ogni 3 o 4 mesi. Si ferma una quindicina di giorni e tutte le visite sono concentrate in questo periodo.
Nonostante il dolore prima e il gonfiore dopo, Adilton è stato come al solito fondamentale e davvero molto bravo nel raccontare la storia ai bambini. Da questa settimana abbiamo inserito nell'attività la lettura di una storia in creolo come momento di riposo per i bambini perché tra un gioco guidato e un percorso ad ostacoli diventerebbe troppo impegnativo per loro riuscire a mantenere la stessa attenzione e la stessa presenza attiva. Questo è uno degli insegnamenti che traggo da Sem dalle sue lezioni private (a cena) e pubbliche (al sabato durante le lezioni di formazione delle monitoras).

..dalla nascita abbiamo movimenti volontari e non volontari: quelli non volontari non dipendono dalla nostra volontà, dunque non li possiamo fermare. La psicomotricità si occupa invece dei movimenti volontari, quelli cioè che partono da impulsi del cervello. La psicomotricità che qui abbiamo tradotto come
movimento intelligente..”, la seconda lezione e l'attività proposta la seconda settimana negli asili è stata tutta basata sulla psicomotricità. La presentazione della canzoncina “se és feliz”, cantata devo dire egregiamente da me e Lorena, ci fa rientrare ancora nel tema dove diventano fondamentali i movimenti interni alla canzone che venivano proposti da noi e ripetuti dai bimbi: batter as mãos, batter o pé, dar uma volta, dar uma saltada e dizer ciao ciao.
Anche la pronuncia del nome ad alta voce di ogni bambino, associata al gesto di mostrare il braccialetto con il proprio nome, così come l'imitazione degli animali dopo il racconto della storia ed il percorso ad ostacoli rientrano in questa parola (psicomotricità) così difficile da tradurre in portoghese..

La settimana prossima invece stimoleremo i bambini e le monitoras sulle percezioni sensoriali..
Francesca

















4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Il campionato?!? Chissà Telce come sarà tutto agitato!!!

Ps: Rolli, prima di rientrare, ci fai vedere Adilton?

Un abbraccio a tutti.
Siete meravigliosi.
Silvia

16:19  
Blogger Michele said...

Ehi che simpatici e belli questi bimbi! ma come fate a conquistare la loro attenzione e a spiegargli le attività? Nella foto stanno tutti a terra... mi spiegate meglio in cosa consiste?

Sarei curioso di sentire anche i suoni, le voci e vedere i movimenti delle attività... ma non potete fare un piccolo filmato e metterlo su internet?

Saluti e baci

Michele

20:53  
Anonymous Anonimo said...

Grande il jardim di Vila..chissà la mitica Marina..se la cava bene?!?!
Ragazze non perdetevi le super partite allo stadio,...davvero uniche..e..irripetibili come esperienza!
un abbraccio a tutti
Chiara

21:12  
Anonymous Anonimo said...

noi siamo per il Calheta..e per il suo mitico allenatore, super in gamba e fortissimo! l'esperienza allo stadio è divertentissima, col deejay e le frittelle..che saudade!
bella l'idea di uscire fuori in cortile, bella la canzone nuova, belle le lezioni e il progetto che prende il "vostro" volto...
vi pensiamo!
anna

12:59  

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