18 aprile 2007

ricevo da Maio via telefono e pubblico

17 aprile 2007

Devo comunicare a tutti i lettori del blog che le 3 meninas rimaste sull'isola sono isolate dal resto del mondo: una nave, con la propria ancora (pare, dico pare), ha strappato i cavi di internet. Pertando tutte le comunicazioni che utilizzavano internet sono al momento sospese e può essere che lo siano per lungo tempo.
Non rimane quindi che aspettare che arrivino a Bergamo per conoscere le loro ultime imprese; è ormai questione di pochi giorni.
E comunque stanno tutte bene.
Un saluto a voi tutti.
Rolli

14 aprile 2007

ricevo da Maio e pubblico 2



Che nn si dica che nelle vacanze nn facciamo nulla!!Sveglia ore 6,45 e partenza con panini e frutta nello zaino.Per le 8,30 siamo dall’altra parte dell’isola al paese di Pedro Vaz dopo aver attraversato per circa 20 min la strada dissestata e desertica. Tra buche e salti siamo ai piedi del monte Penoso, ben 480m di altezza!!Qua nn si scherza!!Chiediamo in paese da dove parte il sentiero e un giovane ragazzo decide di accompagnarci per farci vedere meglio la strada!Che gentili che sono!!!Ci porta ai piedi del monte e ci indica una stradina che vediamo x un pezzo, il paesaggio è completamente sassoso e spoglio, la terra rossa indica il sentiero. Lo riaccompagniamo in paese e partiamo. La salita si sente ma il problema è che dopo 200m il sentiero già non c’è più e così puntiamo la cima e saliamo dritte. I sassi son instabili e un po pericolosi e stiamo a distanza di sicurezza. Come le vere escursioniste teniamo ben d’occhio il punto di partenza e d’arrivo e dopo un oretta siamo sulla costa dove un fortissimo vento ci accoglie spostando ogni nostro passo. Il paesaggio è bellissimo si vede quasi l’intera isola e l’oceano è imponentissimo e enorme di fronte ai nostri sguardi. Siamo in cima al monte e ci dedichiamo la meritata pausa e un panino ( anche se son solo le 11, ma la fame è tanta…dev’essere l’aria di montagna!!).Attorno a noi la piccola isola che ora sembra ancora più minuscola e in lontananza il nostro carro bianco che non è più grande i 2cm.La discesa è dura, i sassi scivolano ma.. “chi va piano va sano e lontano”, così la prendiamo con calma e, ringraziando il cielo che ci offre una giornata nuvolosa, scendiamo e raggiungiamo il carro senza problemi.Nel ritorno ci fermiamo a Cascabulho per un succo fresco, ci dirigiamo verso una casa con fuori l’insegna bar dove appena entriamo una signora ci accoglie calorosamente con un bacio e un abbraccio.Di fresco ha solo birra e yogurt, così ci beviamo la nostra cerveja fresca mentre questa fantastica signora comincia a raccontaci della sua vita, passata e presente. Ci racconta della difficoltà di trovare lavoro sull’isola, della difficoltà di allevare 4 figli e dell’essere stata sola perchè il marito girava per discoteche e non faceva nulla. Ora vive con un uomo ma non è sposata perché vuole vedere prima come va, vende frutta in diverso paesi movendosi a piedi e camminando a volte per Km. Insomma Maria assume pian piano un viso e una storia, ha un fare stanco ma non per questo rassegnato. Sicuramente ha una vita dura e difficile, noi ascoltiamo un pò incantate…così decidiamo che una sera andremo a mangiare da lei una cachupa. Così la salutiamo con un arrivederci e silenziose torniamo sul nostro carro riflettendo sulle difficoltà giornaliere di questo popolo che a volte ci scivolano addosso senza nemmeno che ce ne accorgiamo.Insomma una giornata gradevole e intensa, anche quest’oggi questo strano popolo ci ha insegnato qualcosa.A voi tutti un abbraccio calorosoChiara PS. Provate a cercare nelle foto il carro bianco

04 aprile 2007

ricevo da Maio e pubblico da Bergamo





. Rolli è partito venerdì .. L’abbiamo accompagnato all’aeroporto, dove l’abbiamo salutato con già un poco di saudade, sventolando un tovagliolo di carta bianco diviso più o meno equamente.. con noi salutavano l’aereo anche Mario e Ornella, gestori della casa in cui abitiamo, e una bizzarra signora tedesca dai guanti bianchi .. È stato un giorno intenso .. Rolli che parte; la fine della scuola prima delle vacanze di Pasqua; il sole, più che mai forte e splendente ………… i bambini !! . Li vediamo, grandi e piccoli… sono tantissimi (!) aspettare fuori dal polivalente nell’attesa che arrivino i professori a gestire i giochi .. Ci intrattengono con parole, sorrisi, strette di mano e abbracci . E poi insieme entriamo, nel nostro polivalente, oggi a disposizione dei loro giochi .. In realtà sono pochi i bambini dei nostri; per lo più sono i grandi che giocano a calcio… niente di troppo organizzato . Tutti si muovono su e giù dagli spalti come vogliono …. Noi ci sediamo, e siamo travolte da una nuova ondata … io mi ritrovo con cinque bambine attaccate ai capelli che mi fanno le treccine; anche Chiara e Anna sono circondate !!. C’è Alessandra, che è da tanto tempo che non vediamo . ha undici anni . un papà e una mamma che ne hanno ventinove e trenta. è nata il 19 ottobre . le piacciono i cani .. C’è Giorgino, seduttore di undici anni . innamorato di noi . sguardo vivace e intelligente . sua madre è in Portogallo, suo padre in Germania . da grande vuole fare il calciatore e raggiungere sua madre, perché tiene muita saudade .( Sono tanti i bambini affidati alle nonne, che hanno genitori che vivono in Europa, soprattutto in Portogallo e in Olanda ). Ci sono Paulino, sensibile e silenzioso; Yuri, affascinante e sguardo furbo; Edigar occhi azzurri e intensi; suo fratello Cé, serio e tenebroso; Carlos grande, magro e ridente che gioca benissimo a bola prisão; l’altro Carlos, dal sorriso bianchissimo e dagli occhi grandi ... E poi ci sono le bambine di Pariba, che si spostano insieme, come formichine, piccoline, magrine, con lacci colorati e treccine: Jennifer, Cleusa, Jessica …. E poi c’è Viviani, minuscola bambina insaziabile di abbracci ... E le affezionate Melissa, Cintia, la Daisy che si è rotta un braccio, la Daisy cicciotella ……... Tanti di questi nomi, sono dei bambini dei primi giorni, ma ancora oggi impariamo nomi … bambini nuovi che sono con noi per la prima volta, o di cui forse ci accorgiamo ora .... Sarà la fine della scuola; il sole splendente che preannuncia l’avvicinarsi della stagione calda; la partenza di Rolli; il nostro essere ospiti in un giorno di gioco e festa… forse sarà il più o meno cosciente sentire che anche la nostra despedida si avvicina .. fatto è che questa mattina mi sembra che stiamo più del solito abbracciate, appiccicate, accoccolate a loro, che oggi più che mai ci stanno vicini …. E questo mi stupisce .. E oggi mi accorgo che anche i grandi hanno questa forte necessità di prenderci la mano, di darci una pacca sulle spalle, di prenderci a braccetto . Yuri Edigar Carlos ... Anche noi la sentiamo, la nostra partenza … abbiamo voglia di partire, ma sentiamo già un po’ di nostalgia di questi luoghi e di questi bambini … ora che ci sentiamo un po’ più dentro a questa isola, e che ci sentiamo anche più vicino a loro … Abbiamo intenzione di fotografarli tutti, i nostri bambini, per associare nomi a volti, sguardi; per presentarveli e raccontarveli … vogliamo registrare voci: la voce di Ruben che canta la canzone Saudade Morena a Anna; vorremmo registrare il rumore del vento e del mare………. fotografare luoghi in cui passiamo ... È tempo di davvero intense emozioni … come se stessero cominciando a venire a galla ora …. Con le foto(visto che Rolli è partito e dobbiamo fare da noi!) abbiamo cominciato oggi al polivalente . Vi alleghiamo anche la foto del panificio Alfonso che abbiamo scoperto da poco: il pane è buonissimo, caldo e profumato !. Che dire ?. Non è ancora finita .. Abbiamo ancora ventiquattro giorni intensi .. Intensamente vi abbracciamo, tutti voi che ci volete bene e che ci accompagnate leggendo .. marianna .